Libro molto carino, che affronta le varie tappe della gravidanza e del parto da un punto di vista piuttosto inusuale: quello del papà!
Mentre le edicole e le librerie straboccano di riviste pieni di consigli per istruire le neo-mamme ad affrontare al meglio il loro nuovo ruolo genitoriale, poco spazio viene dedicato ai neo-papà. Eppure il loro ruolo, da qualche decennio a questa parte (non tanti, due o tre al massimo) è diventato cruciale e decisamente attivo, sia durante la gestazione che nei primissimi anni di vita del bambino. Certamente il ruolo di “papà” è molto diverso da qu
ello di “mamma”: il suo compito principale non è tanto quello di creare un forte legame con il bambino (che di certo non guasta, ma si sa, nelle primissime settimane la diade madre-bambino è unica e inimitabile e impenetrabile a qualsiasi altro fattore) quanto, piuttosto, aiutare la propria compagna a svolgere il proprio ruolo standole accanto, supportandola nei momenti difficili e di stanchezza, proteggendola da stress e ansie, coccolandola quando è confusa, ascoltandola quando ha bisogno di sfogarsi, limitando o aiutandola nelle varie incombenze di casa (pulire, far da mangiare, prendersi cura del piccolo…) e, quando necessario, ricordandole con rispetto e delicatezza di essere non solo mamma, ma una donna, una figlia, una compagna, un’amante e un’amica, aiutandola, quindi, a ritrovare un equilibrio tra tutte queste diverse sfaccettature della sua personalità. E come non parlare del ruolo fondamentale dei papà nella vita del neonato? Loro offrono ai propri pargoli nuovi stimoli, nuove conoscenze, un nuovo modo di coccolare, di abbracciare e di giocare, aiutano il bambino e la madre a iniziare una seppur minima separazione da quell’incanto che era la gravidanza e, successivamente, il primissimo periodo post parto, o puerperio, aiutando entrambi ad riappropriarsi, da un lato, e acquisire, dall’altro, la propria autonomia. Un ruolo impegnativo quello del papà e purtroppo, finora, molto solitario. Ecco perché questo libro è così importante e utile: perché permette ai futuri papà di non sentirsi soli ma di vedere riflessi i propri pensieri, ansie ed emozioni e alle future mamme di capire cosa passa nella loro testa quando si comportano (per dirlo in modo gentile) come se venissero da un altro pianeta.
Il libro è scritto come se fosse un papà a raccontare in prima persona e al presente quello che sta vivendo e che sta succedendo nella sua vita. E’ un papà dolce e fragile, con mille dubbi, tanta insicurezza ma che svolge il suo ruolo di papà e che scopre piano piano cosa significa essere e sentirsi padre. Se proprio dobbiamo trovargli un difetto, posso dire che a tratti mi è sembrato un po’ artificiale (in realtà l’autore è un pediatra e probabilmente riassume in questa sola descrizione il vissuto di più padri) e certe volte un po’ prolisso, ma d’altronde questo libro è nato anche per dare informazioni importanti e quindi alcune parti sono necessariamente più mediche o tecniche, ma il tutto viene fatto passare come un dialogo tra il protagonista e il pediatra o l’ostetrica e scorre liscio. E’ indubbio che vengono trattati temi importanti, quali le vaccinazioni, il parto cesario, lo svezzamento…e il papà in questione riporta le sue personali idee che, ‘guarda caso’ sono le stesse linee guida vigenti, al momento, a livello sanitario. Si può essere d’accordo o meno, ma di certo in questo testo vengono spiegate in modo efficace le motivazioni alla base di determinate indicazioni. Giusto per essere non solo chiari, ma proprio trasparenti, vi sono alcuni riferimenti anche a livello religioso, delle piccole e sporadiche riflessioni che possono far piacere a un credente ma sicuramente niente che possa disturbare un laico. Non si scade mai nel sentimentalismo e nelle frasi fatte e questo è molto apprezzabile.
Dunque, un testo che consiglio a mamme e papà, futuri o presenti e, perché no, anche a nonni e nonne, che possono stare al passo con le attuali idee e usanze in fatto di cura dei bambini, unendo la loro saggezza ed esperienza al moderno stile di essere papà.
Piaciuto?
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